Istruzione nelle aree interne. Un diritto di cittadinanza
Istruzione nelle aree interne. I soggetti responsabili della gestione dei servizi di istruzione nelle aree interne sono tra i primi ad essere chiamati in causa nella Strategia SNAI.
I servizi di istruzione nelle aree interne sono, infatti, il principale presidio culturale in cui le giovani generazioni ricevono ed elaborano il loro sapere, e il più importante luogo fisico in cui incontrano collettivamente i valori civici globali.
Il rapporto scuola-territorio – si legge nel documento “Le Aree Interne nel contesto della Buona Scuola. Linee Guida per gli Interventi nelle Aree Progetto” (che si riporta di seguito) – non si può pertanto ridurre ad atteggiamenti di conservazione dell’esistente.
È necessario costruire un progetto di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di programmazione dell’offerta formativa, sostenuto da un’idea di sviluppo e valorizzazione del territorio, e di ribilanciamento cercando di compensare tra l’importanza che la presenza di una scuola riveste per una Comunità, e il diritto degli studenti ad avere istituti capaci di mantenere standard elevati. Le regioni possono svolgere un ruolo decisivo verso l’innalzamento qualitativo dei servizi di istruzione nelle aree interne.
In tale ottica, le competenze previste dalla normativa non possono essere esercitate in una logica corporativa.
A tal fine, i diversi livelli istituzionali devono concorrere:
- a garantire i diritti di cui sono titolari gli studenti
- realizzare, dopo averli condivisi, gli obiettivi definiti.
L’Intervento della SNAI per il miglioramento dei servizi di istruzione nelle aree interne
Concretamente, per il miglioramento della qualità dei servizi di istruzione nelle aree interne, sono auspicabili le seguenti azioni:
- La qualità dell’insegnamento è fondamentale per il rilancio dei servizi di istruzione nelle aree interne e per lo sviluppo degli stessi territori. Chi ha il compito di gestione del personale deve creare le condizioni per invertire tali tendenze, realizzando, se necessario, accordi che garantiscano al personale condizioni di stabilità di sede.
- I giovani delle zone interne devono poter accedere alle stesse opportunità in termini di offerta scolastica cui accedono gli studenti che vivono nei centri maggiori. Vanno quindi ricercate le migliori soluzioni di ribilanciamento della presenza degli Istituti sui territori facendo leva e incentivando la cooperazione tra Comuni e garantendo al contempo servizi di trasporto pubblico locale efficienti e funzionali alla frequenza scolastica.
- Occorre rilanciare un Patto tra Stato e Regioni delle zone interne, e costruire le condizioni per una leale e proficua collaborazione tra l’amministrazione scolastica e la Regione.
- La scuola, per esercitare la sua funzione di istituzione in grado di sviluppare il senso civico nelle nuove generazioni e, più in generale, per ricostruire il capitale sociale di un territorio, è necessario che si apra alle realtà sociali, economiche e culturali e riprenda un rapporto anche con gli adulti.
Istruzione nelle aree interne
Le Aree Interne nel contesto della Buona Scuola. Linee Guida per gli Interventi nelle Aree Progetto
labuonascuola_areeinterneRisorse correlate
- Istruzione nelle aree interne. Scarica il documento Le Aree Interne nel contesto della Buona Scuola. Linee Guida per gli Interventi nelle Aree Progetto
- Istruzione nelle aree interne. Nuove strategie per la programmazione 2014-2020 della politica di coesione territoriale” – Rieti, 11 e 12 marzo 2013. Andrea Gavosto. Fondazione Giovanni Agnelli. Obiettivi per una Strategia Nazionale delle Aree Interne: che cosa può e deve fare La Scuola per lo sviluppo di queste aree?
- Istruzione nelle aree interne. Nuove strategie per la programmazione 2014-2020 della politica di coesione territoriale” – Rieti, 11 e 12 marzo 2013. Emanuele Barbieri. Esperto di politiche per la Scuola. Servizi alla persona: l’Istruzione. Le questioni chiave.
- Istruzione nelle aree interne. Vai al sito del MIUR – Ministero dell’Istruzione e della Ricerca