PICCOLI COMUNI. APPROVATA LA LEGGE

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PICCOLI COMUNI. APPROVATA LA LEGGE

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Piccoli comuni sotto i 5000 abitanti. Nel testo di legge approvato  si sanciscono alcuni principi mai prima concretamente inseriti in un provvedimento.Piccoli comuni. La residenza nei piccoli comuni costituisce per la prima volta un interesse nazionale perché promuove l’equilibrio demografico del Paese. Inoltre si istituisce il Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni che prima non esisteva, e che potrà essere implementato con le prossime leggi di bilancio.

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Nei territori dei piccoli Comuni vivono infatti oltre 12 milioni di abitanti, con istituzioni che sussidiariamente in questi anni hanno tenuto vive  strutture educative, welfare di prossimità, assistenza ai più deboli.

Il cuore della legge è l’introduzione di una serie di garanzie per i piccoli comuni delle aree interne e rurali con cui lo Stato si vincola a erogare servizi essenziali nei territori dei piccoli comuni come uffici postali, trasporti, scuola, banda larga.

Banda larga e reti: priorità sui fondi per e-government

Al Fondo è collegato il Piano nazionale di riqualificazione dei piccoli Comuni che andrà approvato entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge. Il Piano prevede: il  recupero dei centri storici, degli edifici abbandonati, pubblici e non, dei beni artistici e librari; la possibilità di acquisire case cantoniere da rendere disponibili per attività di: protezione civile, volontariato, promozione dei prodotti tipici locali e turismo; la realizzazione di itinerari turistico-culturali ed enogastronomici e di mobilità dolce, la facoltà di acquisire binari dismessi e non recuperabili all’esercizio ferroviario, da utilizzare come piste ciclabili.

Si stabilisce anche che i progetti informatici dei piccoli Comuni abbiano la precedenza nell’accesso ai finanziamenti pubblici previsti per la realizzazione dei programmi di egovernment. In particolare si punterà a incentivare i collegamenti telematici nei centri multifunzionali per servizi in materia ambientale, sociale, energetica, postale, artigianale, turistica, commerciale, compresi quelli che usano sistemi a banda larga e senza fili.

Servizi postali nei piccoli comuni e pagamenti

Contro lo spopolamento, la legge insiste  sul ripristino dei servizi essenziali. Da un lato, indica nella rete telematica gestita dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, previa convenzione con i concessionari, il vettore per favorire il pagamento di tasse e bollette nelle tabaccherie e negli esercizi commerciali. Dall’altro lato, offre ai Comuni la facoltà di proporre iniziative per sviluppare l’offerta complessiva dei servizi postali, anche attraverso il ripristino degli uffici chiusi in questi anni. C’è spazio anche per favorire la distribuzione dei giornali, attraverso un’intesa tra il Dipartimento per l’editoria della presidenza del Consiglio, il Governo, l’Anci e la Fieg, e la promozione cinematografica.

Filiera corta e prodotti a chilometro utile nei piccoli comuni

Due articoli del testo sono dedicati alla promozione dei prodotti provenienti da filiera corta o a chilometro utile, che costituiranno (se in quantità superiore ai criteri minimi ambientali fissati dal decreto del ministero dell’Ambiente del 25 luglio 2011) titolo preferenziale per l’aggiudicazione dei bandi di gara per la ristorazione collettiva. Ciascun Comune può inoltre destinare specifiche aree ai mercati agricoli per la vendita diretta di questi prodotti.

Trasporti e scuole nei piccoli comuni delle aree rurali

Infine, la legge prevede un Piano per l’istruzione destinato alle aree rurali e montane, centrato sul collegamento dei plessi scolastici, sull’informatizzazione e sulla progressiva digitalizzazione delle attività didattiche e amministrative. Obiettivo: migliorare le infrastrutture.

Chiaro lo sguardo alle famiglie e all’imprenditoria giovanile, nella speranza che “piccolo” sia anche “produttivo”, che la crescita e lo sviluppo passino dalla riscoperta dei borghi.

La legge introduce all’articolo 13 il principio secondo cui i piccoli comuni esercitino, in forma associata mediante Unione di Comuni e Unioni di Comuni Montani, le funzioni di programmazione in materia di sviluppo socio economico nonché quelle di impiego dei fondi strutturali Ue.

Qui è possibile scaricare il testo

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