Istituto di Ricerca e Promozione delle Aree Interne della Sicilia
È la Sicilia povera: fuori dai borghi, grandi spazi deserti, acrocori rocciosi, asini, uomini a cavallo e pozzi in aperta campagna. Le nubi prendono importanza pari agli aspetti della terra. Un colore di zolfo tinge anche i luoghi dove non vi sono cave…
Nei prossimi anni le zone rurali dovranno fare i conti con i problemi legati alla crescita, all’occupazione e alla sostenibilità. Ma non vanno dimenticate le opportunità concrete che offrono, in termini di potenziale di crescita in nuovi settori, come il turismo e le attività ricreative in ambiente rurale, né l’attrattiva che esercitano come posto dove stabilirsi per vivere e lavorare, né infine il loro ruolo di serbatoio di risorse naturali e ad elevata valenza paesaggistica.
Cosa sono le aree interne? Tutto. Che cosa sono state fino ad ora nell’ordinamento politico? Nulla. Che cosa chiedono? Chiedono di essere qualcosa
Intervenire in modo deciso è un impegno politico, a un tempo doveroso e sfidante. Richiede visione d'insieme, azione coordinata, mobilitazione di "comunità". E richiede attenzione al fatto che da queste aree vengono beni necessari per tutti noi: acqua, aria buona, cibo, paesaggi, cultura.
Il paesaggio agrario della Sicilia interna non è tutto uguale. Certo la coltura estensiva predomina ... Il quadro varia con le stagioni… La vista spazia lontano, ma la caligine confonde i particolari. La solitudine grava sulla campagna: tuttavia questa non è priva di fascino nel suo impressionante squallore e nell’ampiezza dei suoi panorami.
Solo la forsennata volontà di far perdurare un mondo scomparso a dispetto dello scorrere del tempo può spiegare come sia possibile credere nell'esistenza di un "territorio": è tutta una vita scomparsa, un aggregato di sapori, odori e profumi disparati che si sedimenta nei riti ancestrali, nelle pietanze locali, crogioli di una memoria illusoria che vuole trasformare la sabbia in oro e il tempo in eternità.
Il futuro dei luoghi sta nell’intreccio di azioni personali e civili. Per evitare l’infiammazione della residenza e le chiusure localistiche occorre abitarli con intimità e distanza. E questo vale per i cittadini e più ancora per gli amministratori. Bisogna intrecciare in ogni scelta importante competenze locali e contributi esterni. Intrecciare politica e poesia economia e cultura scrupolo e utopia.