CONSUMO DI SUOLO DINAMICHE TERRITORIALI E SERVIZI ECOSISTEMICI
Consumo di suolo, dinamiche territoriali e indicatori per la valutazione dei processi di trasformazione del territorio
Consumo di suolo. La terza edizione del Rapporto ISPRA “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici, 2016” fornisce un quadro aggiornato e nuovi indicatori utili a valutare le caratteristiche e le tendenze dei processi di trasformazione del territorio, inquadrando il tema del consumo di suolo all’interno di un più ampio sistema territoriale in veloce evoluzione.
Il rapporto ISPRA
Il rapporto edito dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) introduce valutazioni sull’impatto della crescita della copertura artificiale del suolo – con un dettaglio a scala nazionale, regionale e comunale – che causa la perdita di una risorsa fondamentale, così come delle sue funzioni e dei relativi servizi ecosistemici. Il rapporto presenta anche una prima mappatura nazionale e una valutazione, anche economica, della perdita dei principali servizi ecosistemici dovuta al consumo di suolo degli ultimi tre anni.
L’obiettivo è quello di esprimere e quantificare l’impatto delle perdite di suolo e del degrado a scala locale anche in termini di:
- erosione dei paesaggi rurali;
- perdita di servizi ecosistemici;
- vulnerabilità al cambiamento climatico.
Altro obiettivo è quello di fornire ai responsabili delle decisioni a livello locale informazioni specifiche per la definizione e l’implementazione di misure con lo scopo di limitare, mitigare o compensare l’impermeabilizzazione del suolo. Una politica di questo tipo comporterebbe degli indiscussi vantaggi per il patrimonio naturale e, allo stesso tempo, per la spesa pubblica.
I dati confermano anche una mutata distribuzione spaziale del consumo di suolo che riflette specifiche traiettorie di uso. Da una parte fenomeni quali:
- la diffusione;
- la dispersione;
- la decentralizzazione urbana;
- l’intensificazione agricola;
dall’altra invece:
- l’abbandono delle terre, soprattutto in aree marginali,
- la frammentazione delle aree naturali.
Unito alle particolari condizioni climatiche, alla presenza di suoli con marcata tendenza all’erosione o salinizzazione, allo sfruttamento delle risorse idriche, l’impatto di tali processi sulla qualità del suolo è preoccupante e incide negativamente sullo sviluppo sostenibile delle nostre terre, soprattutto nelle aree meno resilienti, in cui i legami tra biodiversità, paesaggio, fattori sociali e attività economiche sono più forti.
Rapporto sul consumo di suolo 2016
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